Pidocchi: conoscerli e eliminarli

I pidocchi sono piccoli insetti che vivono aggrappati ai capelli e si nutrono di sangue umano.

Pidocchi Eliminare Roma

I tuoi figli, o i loro compagni di scuola, hanno preso i pidocchi. Niente paura, è una fase quasi inevitabile della vita di ogni genitore. L’importante è conoscere al meglio il nostro nemico per poterlo eliminare il prima possibile! Ecco le risposte di PidKiller ad alcune tra le più diffuse domande sulla pediculosi.

La pediculosi in cifre

Ecco alcuni numeri importanti per capire la pediculosi e i pidocchi.

  • 3 – 15 anni: questa è l’età di maggior incidenza della infestazione;
  • 3%: è la percentuale di popolazione che ogni anno viene infestata dai pidocchi in Italia, per un totale di quasi 2 milioni di persone;
  • 3 mm: la lunghezza media dei fastidiosi parassiti… più o meno le dimensioni di un grano di sesamo;
  • 1 mm: la lunghezza media delle lendini, le uova dell’animale, spesso scambiate per forfora;
  • 24/48: il numero di ore che passano tra l’accoppiamento e la deposizione delle uova dei pidocchi;
  • 7/15 giorni: la durata dello stadio larvale dei pidocchi;
  • 3 settimane: il ciclo di vita media del parassita;
  • 2-5: il numero di volte che, ogni giorno, un pidocchio pasteggia con il nostro sangue;
  • 300: le uova che una femmina è in grado di deporre nella sua vita 

Cosa sono i pidocchi?

Sono degli insetti parassiti. Quelli di cui parliamo comunemente sono i pidocchi del capo, anche se esistono parallelamente altre due varietà: i pidocchi del corpo e quelli del pube. I pidocchi del capo hanno il nome scientifico di Pediculus humanus capitis e rappresentano un’insidia per l’uomo fin dall’alba dei tempi. Questo fastidioso animale, infatti, vive esclusivamente sulle teste della nostra specie e purtroppo ci accompagna fin dall’inizio della nostra evoluzione! La loro caratteristica fondamentale è quella di essere dotati di zampe uncinate, che permettono loro di ancorarsi al cuoio capelluto. 

Quali sono i sintomi della pediculosi?

I pidocchi provocano un forte prurito sul cuoio capelluto, dermatite e, a volte, delle piccole pustole su collo e spalle, provocate dalla saliva rilasciata durante il morso. 

Cosa sono le lendini e come si sviluppano i pidocchi?

Le lendini sono le uova del pidocchio, lunghe circa 1 millimetro, possono spesso essere confuse con forfora. La femmina le depone dopo circa 24/48 ore alla radice del capello, utilizzando come collante la sua saliva, che contiene grandi quantità di cheratina. Questo rende le lendini molto resistenti all’acqua e alle spazzole. La dischiusura delle uova arriva dopo 7/10 giorni: a questo punto nascono le ninfe, i “giovani” pidocchi, che permangono in questo stadio dai 7 ai 15 giorni, iniziando a nutrirsi del sangue del loro ospite. Infine il pidocchio diviene adulto e depone a sua volta circa 100-300 uova. 

Quanto vivono i pidocchi?

Il ciclo di vita completo dei pidocchi si aggira sulle 3 settimane. Nel frattempo, tuttavia, questi animali sono in grado di deporre moltissime uova (circa 300) e riprodursi molto rapidamente, mantenendo costanti, se non aumentando progressivamente, il numero di pidocchi che costituiscono l’infestazione.

Dove vivono i pidocchi?

L’habitat naturale dei pidocchi è, purtroppo, proprio il corpo dell’uomo. Essi, infatti, sono degli ectoparassiti e non possono contagiare altri animali. Sono obbligati così, a svolgere il loro intero ciclo vitale sul cuoi capelluto delle loro “vittime” umane. In particolare amano stabilirsi in due zone: sulla nuca e dietro alle orecchie. Essendo di colore grigio-marrone si confondono facilmente con i capelli e sono spesso molto difficili da individuare. Abbandonano la testa del loro ospite solo quando qualcosa li costringe a trasferirsi su quella di qualcun altro. Per esempio dopo una febbre alta e prolungata o dopo la morte dell’ospite.

Di cosa si nutrono i pidocchi?

Come piccoli vampiri, i pidocchi si nutrono di sangue, il nostro sangue. È stato calcolato che una ninfa si nutre del sangue del suo ospite dalle 2 alle 5 volte al giorno. Grazie a questo nutrimento possono accrescersi e divenire adulte.

Cosa fare se nostro figlio ha i pidocchi?

Se nostro figlio soffre di un prurito alla testa e appuriamo che si tratta di pidocchi, meglio dare uno sguardo attento alle teste di tutta la famiglia. Primi fra tutti gli altri bambini della casa, e a seguire genitori e parenti che potrebbero essere entrati in contatto con il bambino infestato. In ogni caso, il consiglio è quello di intervenire il prima possibile rivolgendosi a specialisti.

 

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